di Andrea Greco
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il parere n. 4851/2015, aveva dato via libera al nuovo metodo di rilevazione delle infrazioni stradali, in particolare dei divieti di sosta, effettuata tramite una telecamera posizionata sulle auto di pattuglia della polizia municipale.
Tale metodo di rilevazione prende il nome di “street control”. Esso è uno strumento innovativo in dotazione alla Polizia Municipale per il controllo della sicurezza stradale, formato da videocamera a infrarossi e macchina fotografica montato sulle auto della Polizia Municipale che permette di scattare due foto in simultanea, anche ad una distanza superiore di 20 metri.
Agli esordi, lo street control era stato progettato solo per rilevare le auto in sosta vietata e quelle in doppia fila. Con il passare del tempo però, le sue funzioni sono state ampliate.
Attualmente, infatti, lo street control può rilevare anche lo stato del bollo, dell’assicurazione e la revisione del veicolo.
In caso di violazione, la multa verrà notificata direttamente a casa.
Cosa enuncia, nello specifico,il parere n. 4851/15 riguardo lo “street control”? Riportiamo di seguito i punti salienti.
Esso afferma che: “se la telecamera è a bordo di un veicolo, e direttamente gestita da un operatore di polizia, il sistema di ripresa video può essere utilizzato come un “taccuino” elettronico che facilita l’acquisizione dei dati identificativi del veicolo”. L‘agente deve verificare attentamente l’assenza del trasgressore a bordo di ogni singolo veicolo trovato in divieto di sosta, legittimando così la contestazione differita; se il dispositivo elettronico è utilizzato nella modalità descritta, poiché l’accertamento è eseguito dall’operatore di polizia, non necessita di omologazione/approvazione”.
Orbene, le multe per sosta vietata elevate con lo Street Control sono valide ma solo se vengono convalidate da un agente e se il conducente del veicolo sanzionato non si trova dentro o nei pressi della vettura.
Dunque per la regolarità formale della emissione della multa attraverso il mezzo del cosiddetto “street control”, occorrono due condizioni:
- che a bordo della auto di pattuglia vi sia un operatore di poliziache gestisca direttamente il mezzo elettronico;
- che l’operatorestesso deve garantire, al momento del passaggio della pattuglia (con foto annessa), l’effettiva assenza del trasgressore all’interno dell’auto o nelle immediate vicinanze.
L’emissione di una multa attraverso questo nuovo strumento, è sempre legittima?
Esistono delle condizioni per poter contestare le infrazioni raccolte tramite lo street control.
Vediamole nel dettaglio:
- Lo stato di necessità, ovvero se un automobilista abbandona l’auto per ragioni d’emergenza (ad es., un malore);
- Il corretto posizionamento del cartello di divieto, in particolare per le soste vietate (non applicabile nei casi di parcheggi in doppia fila);
- La multa è valida solo se l’automobilista è assente. Infatti, se il conducente si trova nelle immediate vicinanze del veicolo, la sanzione gli va immediatamente contestata. Se la multa viene spedita a casa senza che sia stata direttamente e immediatamente contestata al trasgressore, se ne può chiedere l’annullamento. Quindi, ogni rilevazione dev’essere verificata e confermata da un agente dotato dell’apposito tablet prima di attivare il procedimento di notifica.
In definitiva, le sanzioni elevate con lo Street control possono essere emesse solo per infrazioni al codice della strada e vanno notificate sul posto ( se il conducente è presente).
Questo principio viene affermato, fermamente, dalla sentenza del Giudice di Pace di Caltanissetta, nella veste della dott.ssa Loredana Saporito, che ha annullato una contestazione di 400 euro per la mancata revisione di una Vespa accertata con lo Street control ma non notificata subito all’interessato nonostante fosse presente. Il giudice ha annullato il verbale per la mancata immediata contestazione senza entrare nel merito dell’accertamento.
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